Nuovamente convocato, il 29 ottobre, il Coordinamento Asacom Regione Sicilia, a rappresentanza delle Associazioni di categoria, in Audizione dell’Assessore Regionale in V Commissione Legislativa Cultura Formazione e Lavoro.
In attesa del Tavolo Tecnico rispetto la formulazione delle LINEE GUIDA regionali che, come previsto dall’art. 6 comma 2 della Legge regionale 2016 n. 24, l’Assessore Scavone anticipa le intenzione di mettere ordine alla disomogeneità dei Servizi di Assistenza all’Autonomia e alla Comunicazione gestiti dalle Città Metropolitane.
Il Coordinamento Asacom Regione Sicilia è intervenuto per presentare un quadro chiaro circa i principali nodi critici del servizio. Sotto il profilo professionale, la legge 104/ 92 lascia un vuoto, colmato arbitrariamente dagli Enti locali, circa i titoli di accesso per la selezione del personale. Necessaria è infatti la definizione del profilo a livello nazionale, che si attende in seguito all’approvazione del Dlgs 66/2017. Altra criticità evidenziata al Presidente di Commissione, on. Sammartino, e al Governo presente, riguarda l’erogazione dei servizi. Nello specifico, si segnalano le continue interruzioni, l’erogazione a singhiozzo e l’inizio quasi sempre in ritardo rispetto alle attività scolastiche. Disservizi che danneggiano gli alunni con disabilità, compromettendo il processo di inclusione, e generano ulteriore disagio, aggiungendosi a condizioni lavorative già fortemente in bilico, ai migliaia di Assistenti siciliani. Il nodo focale nella gestione dei servizi, infatti, è sicuramente l’effettiva applicazione del CCNL di settore e, dunque, la rivendicazione della giusta retribuzione contrattuale (gli operatori sono retribuiti anche 7 euro l’ora e non retribuiti se l’alunno è assente o se la scuola chiude per un qualsiasi motivo, nonostante un contratto subordinato). I contratti vengono rinnovati di mese in mese e con buste paga, talvolta, in negativo! Da vent’anni gli Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione subiscono queste e altre umiliazioni.
Urge un atto di indirizzo, attraverso le Linee Guida regionali, che preveda un sistema unico di ingaggio del personale e il controllo analogo, da parte degli Enti appaltanti e gestori, sulle cooperative a cui viene affidata la gestione affinché si prevengano e si intervenga su tutte quelle anomalie segnalate a discapito dei lavoratori.
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